Amici tedeschi dite addio al “Gefällt mir”. Facebook sotto accusa.
Per Mark Zuckerberg, creatore di Facebook, non sembra esserci un momento di tregua.
Dopo il guanto di sfida lanciato dal colosso di Mountain View, con la creazione del nuovo social network Google Plus (video), ecco un attacco diretto sferrato della Germania. Questa nazione, già nota per aver vinto la battaglia contro Google Street View, ora sembra accanirsi contro “il pollice all’insù”.
Entrando nel merito della questione, è Thilo Weichert, garante della privacy di Schleswig-Holstein (land più a nord dello stato tedesco), il promotore dell’accusa.
Il “Gefällt mir”, versione tedesca del “Like”, violerebbe la riservatezza degli utenti, nonché andrebbe contro la rigida legge Telemedia (TMG) in vigore nello stato . Quel semplice click, infatti, è facilmente rintracciabile da Facebook e dai siti muniti del button, che possono continuare a monitorare e incamerare le informazioni dei profili coinvolti per un lasso di tempo di circa due anni.
Se è vero che, chi si iscrive a Facebook, ignora di lasciare dietro di se delle “briciole di pane”, è anche vero che mettere un “mi piace” sulla pagina della propria marca preferita, non può essere ritenuto così pericoloso, tanto da dover intimare le aziende a rimuovere il pulsante. Cosa c’è da nascondere, o meglio, qual è la reale preoccupazione che si cela dietro questo provvedimento? Lasciamo a voi la riflessione, intanto, ciò che è certo, è che le imprese del distretto tedesco saranno costrette, a breve, a tagliare il cordone ombelicale con i propri “amici”, pena un’ammenda fino a 50 mila euro.
La domanda ora è una: si tratta di un caso isolato o si diffonderà in modo virale il senso di invasione della privacy on-line?