NASTRI D’ARGENTO PIOVONO SU VIRZI’ E OZPETEK

All’edizione 2010 del premio italiano più prestigioso per la cinematografia nazionale trionfano il nostalgico Virzì, con “La prima cosa bella” e il lirico Ozpetek con “Mine vaganti”.

L’istituzione del Nastro D’Argento avvenne nel lontano 1946, da parte del Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici italiani, per “promuovere il continuo miglioramento artistico, tecnico e industriale della cinematografia italiana e rendere omaggio alle sue rilevanti acquisizioni”. Da più di sessant’anni l’autorevole premio cinematografico mira a sottolineare e a evidenziare il valore del grande cinema nazionale – quest’anno rappresentato dal riconoscimento speciale Nastro dell’anno 2010 a “Baaria” di Giuseppe Tornatore - non dimenticandosi però dell’importanza e del valore che all’interno del sistema cinematografico italiano possiede la cinematografia indipendente – Nastro speciale 2010 a “Le quattro volte” di Michelangelo Frammartino “per il realismo poetico e e le emozioni di un film sorprendente.

Un premio, e una festa nazionale per il cinema italiano svoltosi a Taormina domenica 20 giugno e che quest’anno hanno visto il trionfo da parte della critica di due opere che sono state un trionfo anche ai botteghini nazionali: “La prima cosa bella” di Paolo Virzì – premio per la migliore regia, per la migliore sceneggiatura, premio alle migliori attrici protagoniste, premio ai costumi – e “Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek – miglior commedia, miglior attore non protagonista e miglior attrice non protagonista, fotografia e il premio alla migliore canzone originale.

Nonostante i tagli, le polemiche sui finanziamenti e su una stagione complessivamente difficile per la cultura e lo spettacolo, i Nastri confermano una forte vitalità del cinema italiano segnalandone in particolar modo l’alta qualità.

Qui è possibile trovare tutti i dettagli su i premi assegnati.

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