Cachet da urlo a Sanremo: decenza o indecenza?
Il 18 febbraio 2014 inizierà la competizione musicale più seguita nel nostro Paese: Sanremo 2014. Dopo il successo riscosso l’anno precedente, sono stati riconfermati Fabio Fazio e Luciana Littizzetto come conduttori della storica kermesse.
Tra anticipazioni, gossip e rivelazioni scottanti non potevano mancare le polemiche: giustificate o no? Questo lo lasciamo giudicare a voi, ma sicuramente la notizia dei cachet con cui i due presentatori verranno pagati non resta inosservata; si parla di 850/900 mila euro per Fazio (che si aggiungono ai 2 milioni che percepisce annualmente per la conduzione del programma “Che tempo che fa”) e di 300/350 mila euro per la Littizzetto (ai quali si aggiungono 500 mila euro per gli spot pubblicitari del Festival). Nonostante la metà delle rispettive retribuzioni sia da versare all’erario, queste cifre non ci porterebbero a pensare ad una crisi della Rai, che puntualissima richiede ogni anno il pagamento dell’odiato canone.
Non volendo aprire in questa sede dibattiti sul costo che Sanremo rappresenta per la Rai e di come questo si rifletta sulle tasche degli italiani, si potrebbe portare il discorso in un’altra direzione. Secondo voi, in un Paese che dal 2008 al novembre 2013 ha registrato più di 600 suicidi di imprenditori che non potevano onerare i propri debiti con Equitalia per i mancati pagamenti dei clienti a causa della crisi, è giusto comunicare pubblicamente queste astronomiche cifre pagate ai due conduttori per soli 5 giorni di lavoro? Non sarebbe più dignitoso mantenere il silenzio sulla questione, anche se è cosa nota che la divulgazione di questi dati è funzionale a far “chiacchierare” il pubblico sul Festival? È sicuramente vero che in un periodo economicamente negativo si debba cercare di intrattenere il pubblico con spettacoli ben fatti che facciano anche dimenticare le difficoltà di ogni giorno, ma forse dovrebbe esserci una maggiore proporzionalità tra quella che è la situazione sociale del nostro Paese e le spese che la tv pubblica affronta, dato che si alimenta in parte con i le tasse dei cittadini.
Voi che ne dite?