Smiley: un simbolo che mette di buonumore

Ci ricordiamo tutti l’apparizione dello smile in “Forrest Gump”. La famosa scena in cui Forrest si asciuga la faccia infangata con una t-shirt gialla e ispira un uomo d’affari con il disegno improvvisato.

Ma in realtà qual è la storia di questo famoso simbolo?

La prima apparizione viene fatta risalire a un certo Harvey Ball che viene considerato il padre di questo simbolo. Lo disegnò nel 1963 per la fusione di due compagnie di assicurazioni negli Stati Uniti: questo simbolo doveva risollevare l’umore dei dipendenti.

Ma la diffusione di questa icona avviene qualche anno dopo, precisamente negli anni ’80 quando venne utilizzata per una campagna  pubblicitaria per oggetti di bigiotteria. Lo smiley venne riprodotto su tazze, felpe, magliette, spille. Riscosse molto successo divenendo molto un’icona molto popolare. È merito dei fratelli Spain: hanno approfittato del fatto che il marchio non era mai stato registrato negli USA.

In Europa la diffusione di questo simbolo la dobbiamo a Franklin Loufrani che, cercando una nuova campagna per il suo giornale francese, decise di classificare i suoi articoli con lo smiley le notizie in modo che i suoi lettori poteva scegliere se leggere buone o cattive notizie.




Successivamente Loufrani registra il marchio e fonda la Smiley Company.

Oggi, con la diffusione di internet, lo smile è entrato nella nostra cultura grafica divenendo una delle icone più conosciute. Le spille con lo smiley sono tra le più famose al mondo.

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