Il progetto futuristico di Amazon: la consegna con i droni
No, non siamo stati catapultati in un film di fantascienza, Amazon sta davvero sperimentando i droni come nuovo mezzo per consegnare i suoi attesi pacchetti: un piano futuristico che farà sconcertare molti.
Amazon è un’azienda di e-commerce statunitense, che ha cominciato il suo percorso come libreria online, estendendo poi la sua attività a varie categorie di oggetti CD, DVD, prodotti elettronici, abbigliamento, giocattoli e molto altro. È nota per essere stata una delle prime a offrire questo servizio ed essere stata icona della bolla speculativa sul web della fine degli anni novanta.
L’ambizioso progetto di Amazon, che potrebbe realizzarsi entro il 2015 (se le leggi federali statunitensi lo permetteranno) prevede che sia un drone telecomandato chiamato “Octocoper” ad eseguire le consegne, al posto del corriere, e l’obiettivo è quello di consegnare l’ordine entro trenta minuti o addirittura meno, dipendentemente dal raggio di azione del drone.
La consegna tramite droni permetterà di abbattere sia le spese dei trasporti che i costi ambientali, in termini di emissioni inquinanti, consentendo di ottenere vantaggi su entrambi i fronti e si affiancherà al servizio complementare “prime”, un abbonamento che garantisce dei tempi di consegna più ridotti e la gratuità delle spedizioni.
Amazon ha pubblicato un video dimostrativo su YouTube che ci mostra come questo servizio funziona: i minirobot, in partenza dai depositi Amazon, trasportano via cielo le merci acquistate e le depositano all’entrata di casa grazie alle coordinate GPS che gli sono state trasmesse.
“So che tutto questo può sembrare fantascienza, ma non lo è”, ha dichiarato Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon, in un’intervista all’emittente televisiva CBS. “Potremo realizzare le consegne in mezz’ora, si qualsiasi oggetto con un peso non superiore ai 2,3 chilogrammi, che rappresentano l’86% delle nostre consegne”.
Non mancano tuttavia gli interrogativi, innanzitutto ci si chiede come i droni reagiranno agli ostacoli, come linee elettriche, alberi, condizioni atmosferiche avverse…
Inoltre il sistema di localizzazione GPS statunitense è caratterizzato da inesattezze e imprecisioni e ciò aumenterebbe il rischio di problemi di consegna: come si risolverà il problema di recapitare pacchetti in città ad alta densità come New York, dove molti vivono in appartamenti e grattacieli, che costituiscono una barriera fisica insormontabile?
I dubbi sono grandi, ma se il progetto verrà realizzato sarà divertente seguire come si svilupperà il tutto.