25 novembre: alcune iniziative contro la violenza sulle donne.
Oggi, 25 novembre, è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza rievocata ogni anno per porre fine ai soprusi ed ai maltrattamenti che si compiono ogni giorno a discapito di madri, mogli, figlie, fidanzate, conoscenti o sconosciute, insomma: donne.
Basti ricordare che in Italia le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno subito una qualche forma di violenza sono il 31,9%: una su tre.
Questa data è stata istituita dall’ONU nel 1999 per cercare di scongiurare la piaga sociale che è la violenza contro le donne, ed è stata scelta in ricordo ad un episodio disumano compiuto a danno delle tre sorelle Mirabal, vittime di un brutale assassinio avvenuto nel 1960.
Le tre sorelle, Maria Argentina Minerva, Antonia Maria Teresa e di Patria Mercedes, sono considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime dell’allora dittatore della Repubblica Dominicana, Rafael Leónidas Trujillo.
Il 25 novembre le tre donne furono fermate dagli uomini del dittatore mentre si stavano recando a trovare i propri mariti in carcere, furono portate nei campi e uccise a bastonate per poi essere riportate in macchina e spinte in un burrone, per simulare una loro morte casuale. L’episodio però presto si diffuse in tutta la provincia, in tutto lo stato, in tutto il mondo e le tre sorelle divennero modello di coraggio e valore, vittime della ferocia maschile.
Quella che è definita violenza, spesso sottovalutata e più diffusa di quanto non si pensi, è una vergogna per una società che si definisce “civile” come la nostra, macchiata indelebilmente dalla prepotenza, che si manifesta in diverse forme: dal femminicidio allo stalking, dalle violenze domestiche fino al mobbing sui posti di lavoro.
In questa giornata di indignazione, in tutto il mondo ci si attiva per stimolare la difesa dei diritti delle donne con differenti manifestazioni, alcune molto ricercate, altre di grande valore artistico, altre ancora semplicemente geniali:
“Zapatos rojos” (Scarpe rosse in italiano) è il progetto di Elina Chauvet: un percorso urbano su cui sono state ordinatamente situate alcune paia di scarpe, reperite attraverso l’attivazione di una rete di solidarietà, che visualizza una marcia di donne assenti, un corteo che sottolinea il dolore che tale mancanza provoca tanto a livello sociale quanto familiare.
L’agenzia delle Nazioni Unite ha promosso un’iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica contro il sessismo, anche online, partendo dalle ricerche più frequenti associate alle donne su Google.
Uno dei concorrenti della competizione No alla violenza contro le donne indetta dal Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite (UNRIC) ha invece ideato una campagna di grande impatto: “Please don’t treat us like trash” (Per favore, non trattateci come spazzatura).
È inoltre è stato proclamato sciopero nazionale per tutta la giornata di oggi: “Basta a ogni forma di abuso e sopraffazione” è lo slogan con cui si invitano le donne a fermarsi per 24 ore da tutto quello che fanno. Molte le adesioni e le iniziative consultabili sul sito che si affiancano alla manifestazione in piazza del Campidoglio a Roma dalle 17 alle 19, a cui parteciperanno numerose associazioni.