Festival del cinema di Roma: trionfa Fasulo con “Tir”
È Alberto Fasulo, regista del film-documentario “Tir”, a vincere l’ottava edizione del Festival e ad aggiudicarsi il Marc’Aurelio d’Oro.
Accompagnata da molta sorpresa e stupore (e per qualcuno scetticismo), trionfa la creatura di un italiano, che ha messo in scena la sofferta realtà di un camionista emigrato dai Balcani, ex professore croato (interpretato dallo sloveno Branko Zavrsan), che lavora in una ditta italiana di trasporti e che macina chilometri per tutta l’Europa.
Lavorare, per il protagonista, è il solo modo di aiutare la famiglia lontana, un’occupazione scomoda e scandita da orari rigidi di guida/riposo. Ma quello che conta è che lo stipendio è tre volte quello di un professore, e il prezzo da pagare è quello di rinunciare alla vicinanza della famiglia, con cui è in contatto solo attraverso le telefonate, che fanno da cornice al docu-film come colonna sonora, assieme al rumore delle gomme sull’asfalto.
“Forse – dice il regista – nelle fasi difficili dei cinque anni di lavorazione del film pensavo a un momento così. Ora ho poche parole, molta emozione. Questo film non l’ho fatto da solo quindi ringrazio tutti quelli che ci hanno lavorato, la produttrice, mia moglie, uno straordinario attore che ha creduto come me in un’avventura folle, il mio montatore, quelli che hanno sudato giorni e notti per realizzarlo. Il film parla di una realtà che spesso ci corre solo accanto ma che ci permette anche di essere qui oggi”.
“Tir” si è aggiudicato quindi il primo posto, lasciando a bocca asciutta film più quotati quali Dallas Buyers Club, l’AIDS-movie di Jean-Marc Vallée (che vince però il premio del pubblico) e la futuristica rom-com di Spike Jonze, Her; il 2013 è stato un anno fortunato per il nostro paese, aveva infatti trionfato al Festival di Venezia pochi mesi prima l’italico Sacro Gra di Gianfranco Rosi che racconta la vita ai margini del Grande Raccordo Anulare di Roma. L’ultimo successo cinematografico italiano risaliva infatti al 1998, quando ad aggiudicarsi il premio fu Così ridevano di Gianni Amelio, questo è quindi un anno particolarmente florido per il cinema nostrano.
I premi per i migliori attori sono andati a Scarlett Johansson, protagonista (anche se solo “vocale”) di “Her” e a Matthew McConaughey, per la sua interpretazione in “Dallas Buyers Club”. Il riconoscimento per la miglior regia è invece stato assegnato al giapponese Kiyoshi Kurosawa per “Sebunsu kodo”
Le altre premiazioni sono state:
– Premio Speciale della Giuria: Quod Erat Demonstrandum di Andrei Gruzsniczk
– Premio per la migliore regia: Kiyoshi Kurosawa per Sebunsu kudo (Seventh Code)
– Premio a un giovane attore o attrice emergente: tutto il cast di Gass (Acrid)
– Premio per il migliore contributo tecnico: Koichi Takahashi per Sebunsu kodo (Seventh Code)
– Premio per la migliore sceneggiatura: Tayfun Pirselimoğlu per Ben o değilim (I Am Not Him)
– Menzione speciale: Cui Jian per Lanse gutou (Blue Sky Bones)