Luini racconta la Quadrantectomia studiata con Veronesi
Sul sito della fondazione Umberto Veronesi, è uscito un articolo del professor Alberto Luini, tra i celebri “Italian Doctors” che dagli anni ’80 hanno realizzato gli studi sulla Quadrantectomia, cambiando definitivamente il corso dell’oncologia mondiale.
E’ il New York Times, che l’8 febbraio 2011, ha pubblicato la notizia che l’intervento chirurgico di asportazione dei linfonodi dell’ascella non sarebbe necessario in tanti casi di tumore al seno. Questa la scoperta derivata dagli studi avviati con gli “italian doctors” da Umberto Veronesi, il quale per primo ha realmente creduto che “vale la pena di curare il cancro e, insieme, di assicurare la qualità della vita”.
Un punto di vista rivoluzionario che ha cambiato completamente la visione del tumore al seno e della sua possibile cura.
Dal 2000, infatti, le donne con tumore al seno possono pensare realmente non solo di arrivare alla guarigione ma anche di non perdere la propria femminilità e mantenere la propria salute. Questo perché, grazie alle ricerche sulla Quadrantectomia e la scoperta del “linfonodo sentinella”: la terapia non prevede più che le pazienti siano sottoposte all’asportazione dei linfonodi dell’ascella, bensì ricevere la biopsia del solo linfonodo sentinella, che è stato scoperto essere il punto cardine delle analisi da effettuare per comprendere la reale diffusione del tumore, grazie al fatto che, come ricorda Luini, “è il primo linfonodo che riceve la linfa dalla zona dove c’è il tumore ed è l’indicatore del passaggio di cellule tumorali nella via linfatica dell’ascella. Se il linfonodo sentinella è sano si può evitare di togliere tutti gli altri linfonodi perché la cosa più probabile è che siano sani”.
L’articolo completo, con le parole di Alberto Luini e la spiegazione più dettagliata della Quadrantectomia, si trova QUI.